"Trilogia delle Terre Elfiche" di Daniele Conti
Ben ritrovati, carissimi! Dunque, oggi vorrei parlarvi della “Trilogia delle Terre Elfiche”, una saga fantasy di Daniele Conti. Dal momento che questa è finalmente completa, non recensirò un libro alla volta ma tutti e tre insieme.
Il primo volume della trilogia si intitola “Le Rune di Winslar” ed è stato pubblicato nel 2017 in self-publishing esattamente come i due successivi, “Il Sentiero degli Arcani” e “La Luce dell’Oscurità”, che invece sono usciti entrambi nel 2018.
Vi riporterò la sinossi dei libri prima di esporre la mia personale opinione, in modo che possiate avere un’idea di cosa si sta parlando.
Quando una coppia di elfi silvani trova un neonato umano sulle rive del fiume Samir, decide di tenerlo con sé e di crescerlo come un figlio. Il suo nome è Losnar. Ben presto i due si renderanno conto che per il piccolo le cose non saranno facili, poiché dovrà lottare contro i pregiudizi della comunità elfica rischiando di non venire mai accettato. Questo porterà il ragazzo a porsi delle domande sulla propria natura. Domande alle quali solo un manoscritto, custodito in una città ai confini delle terre conosciute, può dare risposta. Parallelamente, anche la vita di un giovane drow sembra destinata ad affrontare i conflitti che le crudeli leggi della società matriarcale degli elfi scuri generano nella sua anima. Il suo nome è Semak. Egli sarà costretto a prendere drastiche decisioni che cambieranno il corso della sua vita e quello di coloro che gli sono vicini, per sempre. Sullo sfondo di una guerra preparata per anni dalla matrona drow, la perfida e sensuale Deyre, i destini del giovane umano e dell’elfo scuro sono destinati a incrociarsi. I nostri giovani elfi riusciranno a compiere un viaggio oltre loro stessi per comprendere che la diversità, fino a quel momento considerata debolezza, è in realtà la forza più grande?
Con la Pergamena del Fato in loro possesso la piccola compagnia si sposta attraverso la Geodesia, alla ricerca di qualcuno in grado di leggerla. Braccati dagli elfi scuri, a causa della reliquia in loro possesso, troveranno rifugio presso il lago Doles. Durante il viaggio le rune di Winslar, da sempre a protezione delle terre elfiche, perdono il loro potere. Questo consente all’esercito drow della conturbante matrona Deyre di uscire in superficie per marciare alla conquista della città degli elfi silvani. Ma come spesso succede il fato capriccioso cambia le regole del gioco e il giovane umano, allevato dagli elfi, Losnar scopre che esiste una possibilità per realizzare il sogno di rinascere elfo e al tempo stesso, salvare la sua razza dallo sterminio. Il potente mago Mekron gli farà intraprendere una sorta di iniziazione chiamata Sentiero degli Arcani, che lo porterà a cambiare la visione del mondo circostante. Passioni, magia, amori, creature fantastiche, colpi di scena, intrighi di corte fanno de Il Sentiero degli Arcani una lettura fantasy avvincente ed entusiasmante. Riuscirà Losnar a coronare il sogno di diventare un Elfo? Riusciranno i nostri valorosi a fermare un conflitto oramai inevitabile?
Qui si narra di coloro che riusciranno dove altri hanno fallito. Verrà un tempo nel quale il fato sceglierà i meritevoli.
Verrà un tempo nel quale coloro che sono stati dimenticati torneranno.
Verrà un tempo nel quale ogni appartenente a queste terre dovrà compiere la sua scelta. La salvezza giungerà a noi e sarà nostro il compito di accettare il suo insegnamento.
Il destino dei nostri giovani eroi sta dunque per compiersi.
Una serie di intrighi e ragnatele tessute negli anni è arrivata al momento decisivo. La perfida Regina Deyre vuole finalmente assaporare il gusto dolce della vendetta distruggendo le Terre Elfiche. Ma se è vero che la tela è una e i tessitori sono molti, chi sarà la mosca e chi il ragno? Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che aspettano loro. Perché non esiste sacrificio, quando è compiuto per il bene più prezioso: la libertà.
L’arcano Losnar ha nelle sue mani la vita di tutti coloro che hanno dato origine a questa incredibile avventura.
Una mescolanza di luoghi, personaggi e incantesimi da sogno riusciranno ad accarezzare l’immaginazione di chi legge, trascinandolo ad esplorare, insieme ai protagonisti, il misterioso fascino creato da scenari mai visti prima.
Trilogia delle Terre Elfiche: una storia epica piena di personaggi indimenticabili e di scene mozzafiato, ci trasporta in un mondo che non dimenticheremo mai, facendoci innamorare ancora una volta del genere fantasy.
La luce nasconde l’ombra, e nell’ombra trova spazio la luce dissolvendo l’oscurità.
CONSIDERAIONI GENERALI
Avrete sicuramente capito che ci troviamo davanti ad un fantasy cosiddetto “puro”, catapultati in un mondo intriso di magia e popolato dalle classiche creature fantastiche, gli elfi. Elfi alti, elfi silvani, elfi grigi… Ma non solo, perché verremo a conoscenza di altre razze oltre a queste. I droliz ad esempio, metà elfi scuri e metà rettili, frutto di crudeli esperimenti condotti dagli elfi scuri, i drow.
Quello che mi è piaciuto maggiormente di questi libri è il loro lato profondamente umano benché trattino praticamente solo di elfi. L’unico umano è infatti Losnar, il nostro protagonista principale, il personaggio chiave, l’orfano adottato da una coppia di elfi silvani quando era ancora un neonato. La continua ricerca di Losnar è quella di ogni essere vivente appartenente ad ogni razza: è la voglia di sentirsi accettato e benvoluto, di sentirsi parte di qualcosa.
"Trilogia delle Terre Elfiche" non è solo un’avventura meravigliosa ma un viaggio introspettivo del protagonista alla ricerca di se stesso e del suo posto nel mondo. Losnar scoprirà di essere speciale oltre la natura umana o elfica, perché diverrà un essere leggendario, sarà l’ago della bilancia nelle sorti del mondo quando la guerra tra gli elfi del sottosuolo e quelli di superficie incomberà e l’equilibrio rischierà di essere spezzato.
Anche se le descrizioni delle ambientazioni, usi e costumi dei vari popoli avrebbero potuto essere più minuziose, io personalmente ritengo che comunque l’autore abbia fatto un buon lavoro. Una saga fantasy (o una saga di qualunque genere) secondo me non dovrebbe essere esageratamente lunga, altrimenti diventerebbe monotona, a tratti ripetitiva volendo, e quindi noiosa. Daniele è sintetico invece (ma forse è meglio dire essenziale), ha una scrittura pulita e semplice, però riesce veramente a prenderti e ad immergerti nel suo mondo fantastico.
Ho notato un’evoluzione in positivo dal primo al terzo volume, ho apprezzato lo sviluppo degli eventi e degli stessi personaggi, e per quanto mi riguarda è stato un viaggio davvero entusiasmante. La passione di Daniele per il fantasy e la scrittura si evince da questi suoi tre romanzi.
Che altro aggiungere... se siete amanti del fantasy non potrete farvi sfuggire questa saga. Sono certa che vi piacerà, dalla prima all'ultima pagina.
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