“La Stirpe del Drago – Il risveglio dell’Antico Signore” di Angela Biondi

“La Stirpe del Drago – Il risveglio dell’Antico Signore” dell'autrice Angela Biondi è primo volume di una trilogia, pubblicato nel 2017 da Gilgamesh Edizioni.


SINOSSI
“Nell’oscurità qualcosa si mosse, si stiracchiò, sbadigliò e continuò a dormire.”
In una terra arcaica e struggente, generata da sette draghi immortali, le tensioni del passato sembrano ormai un ricordo sbiadito. Quando Khan Faiwn Urhee, uno degli antichi signori, si risveglia da un letargo durato mille anni, scopre di essere l’ultimo drago rimasto a guardia di un mondo profondamente mutato. Cos’ha spezzato la stirpe dei draghi? Cos’ha reso mortali gli antichi signori? Dilaniato dal dolore Khan opera, senza volere, il più grande dei prodigi: infonde la vita a dei resti umani, creando così un drago dal corpo di fanciulla, Neifile. Il desiderio di proteggere la nuova creatura spingerà l’antico signore a isolarsi in luoghi sicuri e appartati; tuttavia la natura umana della ragazza lo porterà a ricercare la verità all’interno del vasto mondo, venendo così in contatto con le varie razze che popolano la terra e che dalle tensioni del passato sono state irrimediabilmente segnate. Entrambi scopriranno che il passato non è affatto un ricordo sbiadito.




CONSIDERAZIONI GENERALI
Questo libro è epico fin dalla prima pagina, e non solo per il suo genere. La scena della creazione di Neifile, che è descritta in modo direi quasi… “tecnico – scientifico”, cattura e fa immergere completamente nel prodigio che sta avendo luogo.
Come sempre, adesso mi concentrerò di più sulla forma di questo romanzo, poiché sulla sostanza è bene non accennare oltre a quanto già riportato nella sinossi.
Secondo il mio parere (non c’è bisogno che aggiunga “modesto” – è sottinteso), la prosa di Angela si confà perfettamente al genere letterario; è dosata ed equilibrata rispetto alla presenza dei dialoghi, che sono scritti in uno stile “antico” e “ricercato”, benché le descrizioni di alcune azioni dei personaggi, che a tratti ho trovato un po’ troppo minuziose, mi abbiano rallentato la lettura e fatto calare l’attenzione. Una cura del dettaglio, quella di Angela, che non è circoscritta solo alle azioni, ma anche alle emozioni e ai pensieri dei suoi personaggi. Ciò crea empatia verso di loro da parte del lettore, fa immedesimare e provare sulla propria pelle tutte le loro sensazioni, positive e negative. Obiettivo, questo, che uno scrittore deve riuscire a centrare in pieno.
La lettura di questo romanzo non risulta essere perciò pesante, ma solo un po’ lenta in alcuni snodi della storia. E lento non è sinonimo di noioso, perché i fatti accadono, nulla è lasciato al caso ma a tutto viene dato un senso, poco per volta. Certo, molte questioni restano in sospeso e ciò contribuisce ad alimentare la nostra curiosità, come è giusto che sia; d’altronde si tratta di una saga, non è possibile conoscere tutti i retroscena della storia già nel primo volume.
Lo sviluppo della trama è davvero molto approfondito, quindi, proprio come deve essere in un romanzo, soprattutto se fantasy. A essere sviluppate non sono solo le vicende, ma anche il world building, sul quale non ho niente da eccepire. È presente una mappa all’inizio, che in genere non manca mai in libri di questo tipo, e anche se i nomi dei luoghi (come anche degli stessi personaggi) possono essere complessi da ricordare, dato che sono in una lingua inventata dall’autrice (che se non ricordo male ha preso spunto dal gaelico), è facile non perdersi grazie a essa.
Scopriremo leggendo che le uniche creature che si trovano di consueto nei classici fantasy, sono i Draghi. Le altre razze presenti in questo universo, oltre quella degli esseri umani, sono state inventate dall’autrice, che ne ha elaborato nomi, fattezze e origini. Un lavoro ulteriore che, secondo me, ha messo alla prova e comprovato le capacità creative dell'autrice.
“La Stirpe del Drago – Il risveglio dell’Antico Signore” è un libro che vi consiglio di leggere se siete appassionati di fantasy, e anche se vi piace la particolare novità dei draghi come padri creatori dell’universo.

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