"Senza far rumore" di Riccardo Castiglioni

"Senza Far Rumore" è il romanzo giallo di 272 pagine scritto da Riccardo Castiglioni
ed edito da La Ponga Edizioni nel 2017.



SINOSSI
Una vita senza far rumore quella di Antonio, anziano insegnante di Liceo, con l’unica compagnia di Lele, suo amico di sempre.
La vita di Antonio cambia quando conosce online Claudia, giovane studentessa universitaria amante dei libri come lui, ma un equivoco interrompe la loro amicizia.
Antonio dovrà però rintracciarla quando un’ombra minacciosa ricompare dal passato.
Antonio è costretto a lasciarsi alle spalle la sua esistenza apatica e senza scosse per fare una cosa per lui impensabile: diventare un “uomo d’azione”.






UN BREVE ACCENNO ALLA TRAMA
La storia è ambientata in Italia, ai giorni nostri.
Antonio e Claudia sono i protagonisti principali del libro: lui ex insegnante di Liceo ora in pensione, e lei studentessa universitaria a Milano. Due generazioni a dividerli, così come la distanza fisica, ma una grande passione in comune che li fa avvicinare per caso: quella per i libri.
Messosi alla ricerca sul web di un romanzo irreperibile intitolato “Il Guerriero nella nebbia” dell’autore Alvaro Galindo Mendieta per conto del suo amico Lele, il Professore (così viene spesso chiamato) fa la conoscenza di Claudia tramite un sito internet che si occupa di libri poco noti o dimenticati. Anche la ragazza è alla ricerca di notizie sull’autore de “Il Guerriero nella nebbia”, di cui possiede una copia originale, che decide di fotocopiare da cima a fondo e poi spedirlo come file allegato per e-mail al Professore.
Le chiacchierate virtuali tra il Professore e la studentessa universitaria spaziano presto ben oltre il romanzo di cui entrambi hanno cercato notizie in rete, ma un banale malinteso sull’effettiva età di lui, che non ha mai chiarito per non compromettere il suo rapporto con Claudia e che ha preferito tenere nascosto per continuare a farsi passare per un giovane insegnante di Liceo, fa troncare l'amicizia bruscamente. A causa dei sensi di colpa provocati dal non essere stato del tutto onesto verso la giovane, il Professore infatti, dopo un silenzio lungo settimane, si rifà vivo con un'e-mail abbastanza criptica e decide di interrompere la corrispondenza elettronica.
Per comprendere meglio il motivo per il quale il Professore è così propenso, in linea di massima, a fuggire dalla realtà piuttosto che affrontarla con tutte le sue conseguenze, dovreste leggere il libro, ma qui vi riporterò un brano in cui viene descritta la sua persona e che può aiutarvi ad avere le idee un po' più chiare:
“Nessuno si ricordava a lungo di lui: lo sapeva bene da tempo. Era un uomo a basso peso specifico, come si definiva con una punta di autoironia. Di quelli che percorrono le pagine del mondo senza fare rumore, incapaci di lasciare una traccia. Questa etichetta lo aveva accompagnato per tutta la sua esistenza adulta.
Non avrebbe saputo dire quando la sua rarefazione fosse cominciata: era sempre stato un ragazzo timido, forse poco incline all’ottimismo ma capace di farsi trascinare dagli altri quando era il caso. Della sua giovinezza rammentava momenti di vera allegria, briciole di spensieratezza; perfino sporadici attimi di brillantezza come in quelle estati in campagna, ospiti nella casa di nonna. Una combriccola di cugini di vario grado che gli piaceva capitanare in un mondo di soli bambini di cui lui era il maggiore, ciò che ne faceva il più alto in grado.
Una vita normale – quella che a lui appariva normale; solo, forse, un po’ troppo monotona.
Dopotutto, rifletté, la vita e le sue cadenze non erano quasi cambiate nei suoi primi sessantadue anni. Aveva trovato rifugio nella scuola che aveva frequentato: prima come studente, poi in veste di insegnante. Con gli anni era divenuta la sua vera casa; forse più ancora del minuscolo alloggio su due piani nella casa di corte dove aveva sempre vissuto e che aveva riscattato dopo anni di affitto. La scuola lo aveva accolto nel suo grembo materno e lui vi si era lasciato cullare come un figlio. La sua esistenza era stata una lunga teoria di eventi ripetitivi: scuola da lunedì a sabato, riposo e visite parenti la domenica. Da un settembre a un altro passando per Ognissanti, Immacolata, Natale, Capodanno, Carnevale, Pasqua, Venticinque Aprile e Primo Maggio. Primo e secondo quadrimestre in un fiato. L’Estate, che sembrava non dovesse finire mai e che invece cedeva presto il posto alle brezze di settembre.
Lungo il fluire immutabile degli anni scolastici il Professore aveva attraversato l’adolescenza, era diventato un giovane adulto e poi un adulto meno giovane. Infine aveva cominciato a invecchiare, ingrigendo e quasi scolorendo insieme ai muri intonacati delle aule che conosceva così bene.”
Appare ora chiaro che tipo di persona - e personaggio - sia. Il suo passato turbolento, la scoperta precoce di un mondo troppo crudele, lo ha portato a crearsi una corazza di apparente indifferenza per evitare di soffrire. Un personaggio emotivo e sensibile che preferisce quasi estraniarsi dal mondo, che vuole passare inosservato.
Un pericolo imminente che giunge dal suo passato e che minaccia l’incolumità della sua amica, però, lo costringe a mettersi in discussione e a prendere una decisione e a compiere una serie di azioni per lui impensabili fino a quel momento.




CONSIDERAZIONI GENERALI
In questo romanzo ci vengono presentate due categorie di persone “che non fanno rumore”, molto diverse tra loro.
Ci sono persone, come il Professore, che forse sono più solitarie che sole. Persone pacate, anche estremamente timide volendo, e magari proprio come lui amanti dei libri e della tranquillità che può dare un salottino riscaldato durante una fredda giornata invernale. Il Professore è una persona che come detto poc’anzi preferisce restare invisibile, e non se ne fa un vero e proprio cruccio se appare più come un “fantasma” che come un uomo in carne e ossa capace di lasciare il segno della sua presenza, in qualche maniera. Una persona di cui nessuno si accorge, o che fa presto a dimenticare.
Poi c’è un altro tipo di persone che non lasciano tracce. Si tratta di chi indossa volutamente una maschera, di chi volutamente vuol essere una presenza intangibile, per così dire. Sono persone che sfoggiano un sorriso, hanno una parola giusta per tutti, che esternamente si presentano in modo impeccabile per costruirsi un “alibi” e distogliere in tal modo l’attenzione da ciò che sono realmente. Queste persone godono di un’ottima reputazione, sono spesso di bell’aspetto, ben vestite e improfumate, realizzate a livello professionale e nella vita privata.
Occhio a non tirare conclusioni affrettate durante la lettura, perché nulla è come appare. Forse questo è il… diciamo “tranello” del libro. Una specie di test per misurare la nostra capacità di discernimento, o per lo meno così è stato per me. Come si dice dalle mie parti, infatti, “le acque chete rovinano i ponti”... Le persone sono sempre delle incognite, anche quelle all'apparenza più normali.
“Senza Far Rumore” è stata una lettura davvero avvincente, uno stile di scrittura scorrevole e mai ripetitivo che non annoia in nessun punto, nemmeno in quelli iniziali più descrittivi che ci introducono alla storia. All’inizio infatti ci si chiede cosa possa mai accadere di sorprendente, data la vita monotona del Professore in pensione o quella di Claudia, simile a centinaia di migliaia di altri studenti divisi tra lo studio e le amicizie.
Non ci si può immaginare la piega che prenderà la trama da un certo punto in poi, di come frammenti di un passato lontano combacino alla perfezione come pezzi di un puzzle con quelli del presente, creando un quadro davvero inquietante.
L’epilogo, poi, l’ho apprezzato molto e lascia presagire che la faccenda non si sia ancora conclusa del tutto. Un finale non proprio aperto, ma che comunque ti lascia con dei quesiti.
Sicuramente, e per quanto possa valere il mio parere, anche in questo caso il voto per questo libro è 10.




BIO DELL’AUTORE
Riccardo Castiglioni è nato nel 1971 a Busto Arsizio, dove risiede.
Laureato in Economia e Commercio, è direttore finanziario di una società del settore Ottico.
E’ sposato e ha due figlie.
"Senza Far Rumore", il suo romanzo d’esordio, è stato selezionato per concorrere al Premio Scerbanenco 2017.

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