“Le cronache di Giada – L’Altopiano dei draghi” di Elisa Cavezzan
Quella di oggi è la recensione del primo volume di 380 pagine di una saga fantasy: “Le cronache di Giada – L’Altopiano dei draghi” dell’autrice Elisa Cavezzan pubblicato da Argento Vivo Edizioni nel 2019.
SINOSSI
Giada ha sempre vissuto un'esistenza tranquilla nell'Altopiano dei draghi. Fa parte della grande famiglia dei draghi sputafuoco, ha quasi compiuto sedici anni ed il suo unico obiettivo è quello di superare la grande prova che le permetterà di acquisire il suo posto all'interno di una delle gerarchie dei tre villaggi dei draghi. Il suo aspetto è molto diverso rispetto a quello dei grandi abitanti dell'Altopiano, ma questo per lei non è mai stato un problema. Eppure, le cose sono destinate a cambiare quando Shaila, il Guardiano dei draghi, entrerà nella sua vita e le spiegherà in cosa consista il suo destino. Allora Giada scoprirà che i draghi sono solo uno dei cinque popoli che abitano la terra e che lei è stata creata per riportare alla luce la dinastia alla quale realmente appartiene, ossia quella degli esseri umani. Giada accetterà di rinunciare al calore della famiglia ed alla quiete dell'Altopiano per abbracciare il destino che è stato scelto per lei?
CONSIDERAZIONI GENERALI
Come accennato nell’introduzione, “L’Altopiano dei draghi” è il primo volume della saga fantasy denominata “Le cronache di Giada”, che comprenderà in totale almeno cinque volumi, da quanto ho capito. Apprezzo qualunque sfumatura del genere fantasy, ma il cosiddetto “fantasy puro” ambientato in epoche remote è in assoluto il mio preferito.
In questo romanzo, ricco di personaggi e con una trama davvero consistente, attraverso la protagonista Giada scopriremo il popolo dei draghi. Gran parte del libro è incentrato proprio su questo: sulla vita quotidiana della comunità di queste creature leggendarie. In genere, quando si parla di draghi, siamo abituati a vederli come bestie feroci e selvagge; qui invece sono un popolo di esseri viventi suddiviso in villaggi, organizzato e pacifico, con un forte senso comune e della famiglia.
Giada è l’unico essere umano al mondo, poiché tutti gli altri venuti prima di lei sono stati disintegrati un secolo prima a causa delle loro cattive azioni che stavano portando scompiglio in ogni dove. Tra i popoli che abitano la Terra, sono sempre gli umani la razza malvagia, guerrafondaia e assetata di potere. Ciò trova riscontro nella realtà pur trattandosi di un romanzo fantasy, non perché gli altri popoli non esistano ma perché l’essere umano (in generale) è oggettivamente una creatura portata alla distruzione e alla sottomissione dei suoi stessi simili e degli altri esseri viventi, come se il male fosse insito nella sua natura.
Reali sono anche questioni importanti come l’accettazione e l’integrazione del diverso (per dare una seconda possibilità alla razza umana, infatti, Giada dovrà vivere all’interno di ognuno dei popoli della Terra ed essere accettata da questi) e quindi il superamento della diffidenza, l’abbandono della zona comfort (la famiglia) per percorrere la propria strada, crescendo e maturando via via che si affrontano le varie sfide della vita, la comprensione e il perdono degli altri.
Il libro è un bel malloppo ma si fa leggere con semplicità e piacere, non ha un ritmo velocissimo perché molti capitoli riguardano le attività del villaggio in cui vivono Giada e la sua famiglia di draghi, come detto poc’anzi. Tuttavia reputo la costruzione di questa società di grandi rettili veramente ben fatta e molto interessante, dunque leggere nel dettaglio il suo assetto non fa altro che soddisfare la curiosità del lettore, a mio parere.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE
Elisa Cavezzan, classe 1990, vive nel trevigiano con il marito Michele ed i loro due gatti, Goku e Chichi. Nel 2009 si diploma come geometra, ma le sue innate passioni per gli animali e per la lettura, in particolar modo di romanzi fantasy e manga giapponesi, le hanno dato la giusta motivazione per dedicarsi alla scrittura di una propria saga. L’Altopiano dei draghi, il primo volume del ciclo "Le cronache di Giada", è il suo romanzo d'esordio.
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